Creatività pratica, apprendimento trasformativo e setting digitali.
Un’esperienza di formazione online con insegnanti della scuola dell’infanzia.
Bracci, F., Giampaolo, M., Garofano, C.
Il contributo presenta i risultati di una ricerca-azione online (Schmidt-Jones, 2020; Rivoltella, 2014) progettata per supportare un gruppo di ventinove insegnanti delle scuole dell’infanzia di un Istituto Comprensivo aretino ad accompagnare lo sviluppo di competenze di pensiero creativo nei bambini e nelle bambine frequentanti i contesti educativi di appartenenza. Il progetto ha avuto una durata di 35 ore, è stato suddiviso in sette incontri ed è stato svolto nel periodo novembre 2020-maggio 2021 via Hangouts Meet. Sono state utilizzate, inoltre, modalità di interazione online all’interno di un gruppo WhatsApp creato ad hoc. Gli obiettivi erano; (1) comprendere, formalizzare e innovare le teorie-in-uso (Schön, 1993; 2006) caratterizzanti le pratiche didattiche per educare alla creatività sedimentate nel gruppo di insegnanti coinvolte; (2) condividere un repertorio di strumenti, tecniche, strategie, metodi e artefatti tecnologici da adottare per promuovere competenze di pensiero creativo nella scuola dell’infanzia; (3) co-costruire un modello di creatività pratica che – attraverso processi di apprendimento project-based, partecipativo e collaborativo tra ricercatori e docenti – orienti la progettazione e conduzione di sperimentazioni educative e didattiche per coltivare la creatività nei bambini e nelle bambine con cui le partecipanti hanno a che fare. Sono adottati approcci practice-based (Wenger, 1998) e trasformativi (Mezirow, 2003, 2006) allo studio del pensiero creativo, che li definiscono sia come processi sociali e partecipativi sia come competenze messe in atto attraverso costruzioni discorsive e collaborative di compiti, soluzioni e innovazioni all’interno delle interazioni quotidiane. Questi framework consentono di allontanarci dalle prospettive individualistiche allo studio della creatività che hanno dominato la prima metà del secolo scorso (Craft, 2005) e di assumerla come un processo di partecipazione culturale ad attività situate ed emergenti da collettivi eterogenei, composti da umani, artefatti, tecnologie, regole organizzative e quant’altro non-umano, o meglio più che umano, tenuto assieme da relazioni sociomateriali (Gherardi, 2012). Il contributo approfondisce le potenzialità e i limiti del percorso di ricerca-azione online che abbiamo intrapreso in qualità di facilitatori. Sono state condotte attività di analisi delle pratiche, toys design, coding, robotica educativa e progettazione – con particolare riferimento alla spirale dell’apprendimento creativo di Resnick (2018). È stato utilizzato, inoltre, un insieme di strumenti e dispositivi, comprendenti tecniche di raccolta di dati auto-narrativi, piani di azione e metodologie valutative.
Francesca Bracci
Mario Giampaolo
Francesca Bracci è professoressa associata di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze.
Mario Giampaolo è professore associato di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale dell’Università di Siena.
Caterina Garofano
Caterina Garofano è Dottoranda del corso di Dottorato in Apprendimento e Innovazione nei Contesti Sociali e di Lavoro dell’Università di Siena.