Quale didattica nel post digitale? Le sfide della scuola e dell’ università nel periodo post pandemia.
Un’indagine esplorativa in UniBa.
Fornasari, A., Conte, M.
Il paper parte dalla considerazione di come la pandemia di COVID-19 abbia accelerato la digitalizzazione e l’implementazione di strumenti tecnologici a supporto dei processo educativi viste le numerose restrizioni poste in molte nazioni del mondo (Unesco, 2020). La tecnologia, lungi infatti da un ingenuo approccio basato sul determinismo tecnologico (Bonaiuti, Dipace, 2021) se adeguatamente utilizzata all’interno di una progettazione pedagogica ad hoc avvantaggia gli studenti nei processi di formazione, aggiornamento e gli aiuta a meglio adattarsi ai cambiamenti. Scuole e università di tutto il mondo dovrebbero ripensare e aggiornare le proprie didattiche per adattarsi ai cambiamenti tecnologici e sfruttarne le enormi potenzialità ibridando la didattica (Limone, 2013). E’ necessario infatti rendere permanente il processo di digitalizzazione e l’innovazione metodologica didattica nella formazione come suggerisce anche la missione numero 4 –Istruzione e Ricerca del Piano di Ripresa e Resilienza di Mario Draghi. Nel paper si auspica che la scuola e l’università dopo la pandemia non dovranno essere più quelle del passato ma la sfida accolta durante l’emergenza, le riflessioni emerse, dovranno confluire in una strategia di riforma della didattica scolastica e universitaria. L’articolo riporta i risultati di un’indagine esplorativa (Lucisani, Salerni, 2002) su un campione di 700 studenti dell’ateneo barese per indagare le sfide affrontate dagli studenti e il loro livello di soddisfazione rispetto alle didattica erogata on line nell’a.a. 2020/2021. L’indagine cerca di mettere in trasparenza le problematiche emerse nel periodo della DAD e di fornire contemporaneamente una panoramica sui possibili approcci futuri di una formazione blended.
Alberto Fornasari
Matteo Conte
Alberto Fornasari, Professore Associato di Pedagogia Sperimentale, (abilitato I fascia), Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Componente del Direttivo SIREM. L’attività scientifica di ricerca spazia dall’approccio a carattere teorico, empirico e sperimentale attento al sociale, in particolare alla dimensione interculturale, all’educazione mediale, all’e-learning, alla didattica innovativa, alla valutazione nei diversi contesti educativi e formativi.
Matteo Conte, dottorando di ricerca in “Dinamiche Formative ed Educazione alla Politica”, XXXV Ciclo, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, Università degli Studi di Bari Aldo Moro. L’ attività scientifica di ricerca spazia dal tema dei NEET (Not in Education, Employment or Training) all’educazione mediale.